Il nostro corpo è composto da miliardi di cellule. Ogni cellula è un microcosmo con una vita ben organizzata al suo interno. Questo microcosmo, come la quasi totalità di ciò che esiste sulla Terra, è basicamente formato di acqua, e l’acqua ha una qualità straordinaria: ha memoria.
La prima persona che portò all’attenzione il concetto di memoria dell’acqua fu Jacques Benveniste, laureato in medicina.
Anche Luc Montagnier, medico, biologo e virologo francese, portò all’attenzione la capacità dell’acqua di generare una memoria a fronte di una risposta immunitaria a virus e batteri.
Ultimo e non ultimo, Masaru Emoto fece studi approfonditi su come l’acqua immagazzina informazioni date da vibrazioni a diverse frequenze (musica, parola verbalizzata o scritta, pensiero) e in base a queste cambia la sua struttura molecolare prende una particolare forma, più o meno armonica e strutturata.
E ha cosa serve la memoria? A ricordare, ovviamente!
Nelle cellule è contenuto il bagaglio genetico di ogni individuo, ma non solo: nella memoria contenuta nell’acqua, quindi nelle cellule e nel nostro corpo, è contenuto ogni ricordo, trauma, credenza e paradigma.
E allo stesso modo è contenuto tutto il sapere, la conoscenza, la saggezza fin dall’inizio dei tempi.
Credo di poter affermare che all’interno di ogni individuo è contenuta la memoria del brodo primordiale.
Ora quindi sorge una domanda: cosa farsene di tutta questa memoria e come usarla come risorsa per l’evoluzione diell’umanità?
Ci sono basicamente 3 azioni possibili in merito:
- rilasciare le memorie latenti;
- fare pratiche per accedere alla conoscenza primordiale;
- informare l’acqua.
Tutti e 3 questi punti hanno bisogno di un minimo comune denominatore: il corpo.
Il corpo è lo strumento fondamentale che permette di vivere l’esperienza di vita sulla Terra. È quindi di vitale importanza portare presenza al corpo, viverlo, ascoltarlo, osservarlo, per sentire e comprendere i suoi messaggi e utilizzarli come risorse e come guida per camminare la Vita.
Siamo Esseri pieni di potenzialità e talenti innati, tutto è dentro ognuno di noi, da sempre.
Impariamo a riconoscere ciò che portiamo dentro e potremo così utilizzare tutto questo bagaglio come risorsa per progredire ed evolvere verso un paradigma di amore, unione e libertà.